Meridiani Montagne

Lungo trekking nel Canton Ticino sulla Cresta dell’Idra

Sul numero 127 di Meridiani Montagne, dedicato alle valli Maggia, Verzasca e Bavona, l’articolo di Luigi Dodi presenta un grandioso itinerario escursionistico: 100 km da percorrere in 12 tappe

È una via “idraulica”, costantemente sopra i duemila metri di quota, l’ultimo grande itinerario nato in Canton Ticino. Si chiama Via Alta Idra e si snoda tra le sorgenti del Ticino e il lago Maggiore…

Inizia così il lungo articolo dedicato al più recente itinerario escursionistico ticinese a lunga percorrenza pubblicato sul numero 127 Meridiani Montagne attualmente in edicola. E’ un vero e proprio viaggio a fil di cielo quello descritto: si parte dal Passo della Novena per raggiungere il Verbano seguendo la lunga dorsale che domina ad Ovest la Val Leventina.

Tutta discesa, dunque? Affatto. I 100 chilometri dell’itinerario prevedono quasi 9000 metri di dislivello positivo con alcuni tratti tecnici non proprio per tutti. Un viaggio che dura 12 giorni e che tocca alcune delle aree più selvagge del Cantone elvetico, ma lungo il quale si può contare sull’accoglienza di rifugi bene attrezzati  e posti in posizioni strategiche. A pochi chilometri dal confine con la Lombardia si può dunque vivere un’esperienza quasi inedita e di grande soddisfazione in un mondo di rocce, pareti e cime, di pascoli e boschi, di borghi e alpeggi, di alti sentieri che si snodano tra laghetti alpini.

Ecco qualche breve passaggio dell’articolo di Luigi Dodi dal titolo Sulla cresta dell’Idra

Un gioiello del Club alpino svizzero

…In realtà, la Idra è una sorta di prolungamento di un’altra Via Alta – qui le chiamano così, non “alta via” – quella della Verzasca. «Anche se non è mai stata pubblicizzata molto, la Via Alta della Verzasca nasce una trentina di anni fa» spiega Giovanni Galli, guida alpina e presidente del Club alpino svizzero del Ticino, «da un’iniziativa della Società escursionistica verzaschese, volta anche a rivitalizzare gli alpeggi aprendo nuovi rifugi, tra i quali è stato poi creato un collegamento, sfruttando sentieri esistenti o ripristinandone di antichi quasi scomparsi».

Il tracciato segue tutta la dorsale che separa la Val Verzasca dalla Leventina, partendo dal Lago Maggiore fino alla capanna Barone. Negli anni, Giovanni Galli, insieme al Cas Ticino, inizia a pensare a un “nuovo” percorso, più lungo, per collegare idealmente le sorgenti alla foce del fiume, dove il Ticino si getta nel Lago Maggiore, con l’idea di valorizzare tutto il territorio e realizzare una proposta escursionistica stimolante. «Come Club alpino svizzero del Ticino abbiamo anche due capanne, la Cristallina e la Campo Tencia» continua Galli, «volevamo dare più visibilità ai nostri rifugi, e i risultati si stanno vedendo, perché è aumentata la frequentazione, ma sempre con numeri sostenibili»

A 3000 metri con  vista dell’Oberland

…Una breve passeggiata tra i pascoli conduce al primo rifugio, la capanna Corno Gries, a 2338 metri. Vale la pena fermarsi qui a dormire e avere tutto il giorno seguente per affrontare la lunga tappa fino alla capanna Cristallina (2572 m), passando dai prati alle rocce in un ambiente alpino di grande impatto, con la risalita attrezzata del Canale del Becco che aggiunge quel pizzico di difficoltà capace di rendere il percorso ancora più entusiasmante. I panorami spaziano dalle cime dell’Oberland al Basodino, e si transita anche dal punto più alto di tutta la Via Alta, a circa 2800 metri. Il giorno seguente si affronta una lunghissima traversata – è la tappa con lo sviluppo più lungo, sono necessarie almeno 6 ore – che verso est conduce al rifugio Garzonera (1973 m), sul versante della Leventina, passando in alto alla testata della Val Sambuco. Sono i laghi a dominare la scena…

Una cavalcata sulla cresta dell’Idra

…Il percorso prosegue alternando salite e discese, rocce e praterie alpine, valichi e lunghi traversi, e con due tappe, passando dal rifugio Alpe Sponda, sul limitare del bosco a 1997 metri di quota, ci si porta alla capanna Barone (2172 m), innestandosi sul tracciato della Via Alta della Verzasca. Le quote delle cime circostanti diminuiscono, ma non si pensi che diminuiscano le difficoltà e l’impegno richiesti, al contrario. Superata la Bassa del Barone, valico a 2583 metri di quota tra l’omonima cima e il Pizzo di Piancoi, la dentellata montagna che più di tutte rimanda all’Idra di Ercole, ci si affaccia sul baratro che precipita alla testata della Val Verzasca, conosciuta come Val Vegorness. Ed è solo un assaggio di quanto ci aspetta nei prossimi giorni…

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