Itinerari

Lungo i sentieri della Lessinia, tra il Veronese e il Trentino

Due gratificanti escursioni a quote non troppo elevate per conoscere vette e tesori ambientali non troppo frequentati

Le Prealpi Venete sono la porta d’ingresso alle Dolomiti e, degradando verso la Pianura Padana, fanno da trait d’union tra il piano e l’alta montagna, pur avendo esse stesse vette imponenti come Cima Carega (2259 m) nel Gruppo omonimo, che fa capo alla provincia di Trento. Uno degli accessi a questo imponente gruppo montuoso è la Val d’Illasi, nel Veronese, il cui clima temperato e la tipica scarsità di piogge, concentrate per lo più nei periodi autunnali e primaverili, giustificano l’antica denominazione di Valsecca. Salendo di quota e inoltrandosi in Lessinia, il paesaggio cambia nettamente, la foresta di latifoglie prende lentamente il posto delle coltivazioni, fino al paesino di Giazza, un villaggio montano di origini cimbre. Superato il villaggio di Giazza, la strada risale la valle fino al Rifugio Revolto, nel Parco Naturale Regionale della Lessinia. La grande foresta demaniale, estesa 1904 ettari e ultimata nel 1911, ancora oggi costituisce un interessante ambiente forestale che protegge i fianchi e il reticolo idrografico delle Prealpi Venete. Giunti al rifugio si lascia l’auto e inforcate le pedule si prosegue a piedi lungo i sentieri che portano alla Malga Campobrun nella Riserva omonima o verso i Monti della Lessinia.

Verso Cima Carega

I sentieri della zona sono tutti ben segnalati. Dal Rifugio Revolto (1336 metri) al Rifugio Carega-Fraccaroli (2239 m) e da qui alla Cima Carega (o Cima Posta) a quota 2259 m nel Gruppo Carega, Piccole Dolomiti si seguono i sentieri n. 186-109-192-157. Dal bosco si passa presto ai prati alpini ricchi di variopinte fioriture per poi affrontare i più aspri paesaggi delle cime.

Partenza: Rifugio Revolto (1336 metri)
Arrivo: Cima Carega (2259 m)
Dislivello: 923 m
Tempo di percorrenza: 3 ore solo salita
Difficoltà: media

Dal Rifugio Revolto a Passo Malera

A pochi passi dal Rifugio Revolto si può imboccare il sentiero 287 che conduce al Passo Malera (1722 m) lungo un tracciato molto panoramico, che si affaccia sulla Valle di Revolto. Dal passo ci si può inoltrare lungo diversi altri sentieri per esplorare i Monti Lessini.

Partenza: Rifugio Revolto (1336 metri)
Arrivo: Passo Malera (1722 m)
Dislivello: 386 m
Tempo di percorrenza: 1,10 ore solo salita
Difficoltà: facile

La Valle delle Sfingi e le cascate di Molina

Numerose sono le peculiarità naturalistico-geologiche del Parco Naturale Regionale della Lessinia. La Valle delle Sfingi, che si estende a nord dell’abitato di Camposilvano, nei pressi delle contrade Brutto e Buse di Sotto, è nota per le particolari formazioni litologiche che caratterizzano l’area. Si tratta di una serie di monoliti che assumono la forma di funghi di pietra, grazie alla diversa erosione di due tipi di calcare.

A Molina, caratteristico borgo medioevale, il Parco delle Cascate ( www.parcodellecascate.it ) permette di venire a stretto contatto con numerosi e spettacolari salti d’acqua e caverne immersi nella fitta vegetazione ripariale. Il Ponte di Veja è un enorme arco naturale, il più grande d’Europa, sicuramente uno dei siti geologici di maggior interesse in Lessinia. Si trova a poco meno di 10 km da Sant’Anna d’ Alfaedo (VR) e si può raggiungere in auto, parcheggiando presso la trattoria omonima, oppure percorrendo il sentiero E5 che parte dalla località “Corte La Rocca” lungo la SP14a che collega Erbezzo a Stallavena. 

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